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La Rocca e il Tempio di Diana

Il Tempio di Diana è molto più di un semplice spettacolo. È un mistero che intriga storici e architetti. Era un tempio, un palazzo reale o una fortezza difensiva? Una teoria suggerisce che fosse intitolato alla dea della caccia e utilizzato per il culto, mentre un’altra propone che potesse essere la sede del palazzo reale dei primi re di Kephaloidion, l’antica città greca. La presenza di una cisterna d’acqua suggerisce inoltre che si trattasse di un santuario fortificato dedicato al culto di divinità pagane legate all’acqua.

La costruzione del tempio avvenne in più fasi, con la parte più antica risalente al IX secolo a.C. La cisterna, scavata direttamente nella roccia, è circondata da grandi lastre di pietra che poggiano sui bordi e su un architrave sostenuto da una colonna centrale di blocchi cilindrici. La facciata, invece, risale al V secolo a.C. ed è costituita da grandi blocchi di pietra di forma irregolare. La parte superiore, che comprende l’architrave e gli stipiti, sembra risalire al II secolo a.C. e si differenzia dal resto per l’uso di pietre ben squadrate.

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